Conversazione con Carlotta Santolini

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Nella seconda puntata di “Le Sostenibili” Anita Falcetta intervista Carlotta Santolini, mente del progetto Mariscadoras Srl società Benefit e di Blueat, progetto con il quale si vuole spostare l’attenzione della domanda del mercato ittico dalle tradizionali specie target alle Specie Aliene, come il granchio blu, commercializzato dall’azienda sotto forma di diversi prodotti alimentari.

Il granchio blu e altre specie aliene, a causa della trasformazione dell’ambiente marino, sono e saranno sempre più presenti nel Mediterraneo e stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza delle specie autoctone e conseguentemente il lavoro di migliaia di famiglie che vivono grazie alla piccola pesca, a quella tradizionale nonché al turismo balneare. Il progetto nasce con la finalità di ottenere un risultato benefico per il mare, per l’ecosistema, per la fauna autoctona, per la pesca, per il turismo balneare, limitando l’impatto delle specie aliene sull’ambiente e sul sistema socioeconomico. L’obiettivo è quello di trasformare un’emergenza per l’ecosistema marino in una risorsa economica per il mercato ittico.

“Dal 2021 abbiamo sensibilizzato le persone sulla tematica del granchio blu, e abbiamo creato una filiera per la quale il granchio viene pescato dai pescatori del delta del Po, noi lo acquistiamo, lo trasformiamo e lo rivendiamo, sia alla GDO che alle aziende estere. Inoltre stiamo anche avviando la filiera di trasformazione degli scarti. Circa il 60% del granchio è costituito da scarti di lavorazione e noi stiamo progettando di utilizzare questi scarti come bioplastica.” – dichiara Carlotta Santolini, biologa marina, laureata all’Univpm di Ancona e attualmente iscritta al Dottorato di Ricerca PHD Climate Change and Sustainable Development allo IUSS di Pavia. E’ stata selezionata come uno degli “Ambasciatori delle pratiche oceaniche all’inizio della carriera” dell’UNESCO e come giovane avvocato degli oceani per la Commissione Europea.

Con lei un team di sole donne, Matilde Banchetti, Giulia Ricci, Ilaria Capuccini, Alice Pari, animate dalla voglia di fare impresa e contribuire a salvaguardare l’ambiente, la società di chi lavora in mare e per il mare con una particolare attenzione a quelle donne che purtroppo ancora oggi sono “invisibili” e sottopagate nella “Blue Economy”.

 

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