Guarda! Un asino che vola

Possiamo immaginare una transizione epocale come quella che saremo chiamati a fare, senza una adeguata comunicazione che la spieghi, l’accompagni e la sostenga?
La maggioranza di noi è spaventata dai cambiamenti, ma oggi siamo chiamati a farlo visti i pericoli ai quali tutti noi andiamo allegramente incontro. Ricordate il Titanic?
Ormai nessuno, soprattutto dopo la Coop28 di Dubai e tutti dati che gli scienziati hanno e sui quali concordano al 99% , può più mettere in discussione che il cambiamento climatico esiste e che, nelle modalità attuali, è opera dell’uomo con tutti i disastri che sta già creando.
Questo ci impone di ripensare il sistema economico e finanziario così come è oggi.
Ma niente paura! Se il genere umano ha pensato l’economia come oggi la conosciamo e ha sviluppato il sistema (lineare) di produzione, consumo e finanziario come è oggi, può cambiarlo, riscriverlo e adottarne un altro: quello circolare.
Certo farlo non sarà una passeggiata di salute, ma tanti saranno i benefici per ognuno di noi sul piano della salute personale e del lavoro, tanto per citarne solo due con ricadute positive sull’ambiente dove viviamo.
Ma non possiamo farlo senza la consapevolezza e l’adesione di tutti o quanto meno, della maggioranza di noi.
Quindi la comunicazione, come sempre, svolge un ruolo centrale e strategico per sostenere le scelte che potrebbero sembrare, a volte, difficili.
Quando parliamo di comunicazione, parliamo di dire, scrivere o dibattere, su fatti accertati, di su opinioni serie e autorevoli: nessuno spazio per l’improvvisazione o peggio, la malafede.
L’ignoranza, a volte indotta e voluta da interessi economici, politici e sociali che pensano o sanno di avere “da perdere” può rallentare l’indispensabile cambiamento contribuendo a disastri che costano non solo migliaia di miliardi di danni ma anche, purtroppo migliaia di vite umane.
Quindi c’è bisogno di comunicare, di raccontare storie e di farlo dal punto di vista giornalistico o pubblicitario, con la letteratura, con i programmi televisivi, il cinema, le serie, la musica e, insomma, con tutte le arti.
A questo tema dedichiamo la nostra rubrica: “Guarda! Un asino che vola” per sottolineare quanto è importante non credere alle frottole.
Non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo sostenere chi opera e lavora ogni giorno sulle soluzioni per raccontare le loro straordinarie storie, per dare un futuro prospero alla specie umana.
Buon ascolto.
d.guenza@commcode23.com

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